L’Unicentro è una associazione culturale studentesca a tutto tondo tuttavia tra le sue manifestazioni cardine vi sono soprattutto
i cosiddetti Eventi Live ovvero manifestazioni legate al mondo dei G.d.R. e G.d.V. ma cosa sono?
I
GdR:
GdR o Gioco di Ruolo è un gioco in cui ogni partecipante, improvvisando, interpreta il personaggio di una storia, sotto la guida di un arbitro di gioco o narratore. Il tipo di storia può essere fantastica o legata al mondo reale, e può essere raccontata dal narratore in terza persona oppure essere vissuta direttamente dal giocatore e controllata dall'arbitro di gioco.
I GdR/GdV si distinguono in cartaceo e dal vivo.
Il primo è giocato con un sistema che prevede l'uso dei dadi e fa vivere ai giocatori un' avventura narrata e dall'arbitro di gioco e svolta dai giocatori ma le cui atmosfere però possono essere solo immaginate.
I GdV acronimo che sta per "Giochi di Ruolo dal Vivo" prevedeno invece un'ambientazione vera, perchè i giocatori si muoveranno di persona in un luogo specifico: infatti, in questa tipologia di gioco i giocatori, per raggiungere il proprio scopo, dovranno recitare come dei veri attori, dato che i loro gesti e azioni, nel limite del possibile, corrisponderanno esattamente a quelli dei personaggi che interpretano. L'arbitro, solitamente con il supporto di altri colleghi, ha il compito di portare avanti la storia creando eventi inaspettati e coordinando direttamente i giocatori.
"Qual è lo scopo del gioco?”Questo tipo di attività è un gioco di narrazione, recitazione e cooperazione: anche se vi sono degli obiettivi personali da raggiungere (spesso scelti dal giocatore medesimo), il vero scopo è il divertimento che si trae dall'interpretare e dal caratterizzare il proprio personaggio.
"Come si vince?”In un gioco di ruolo non c'è vincitore: non c'è sfida tra arbitro e giocatori, ma tutti insieme contribuiscono a creare una storia e ad esserne partecipi attivamente. Il divertimento può essere nel farla franca avendo magari creato problemi ad altri personaggi oppure investigare sulle bugie altrui insomma è dare un senso ad un Alter Ego che si identifica ocn il Personaggio che vorrete creare.
"Quanto dura il gioco e quale è il tempo richiesto al giocatore?”Le storie create dal narratore sono costituite da un numero variabile di sessioni di gioco e non hanno sempre una fine predeterminata. Una singola sessione di gioco dura dalle 2 alle 4 ore circa. Le sessioni possono avere storie legate tra loro come in una saga ( Cronaca Continuativa ) o essere una tantum ( One-Shot ).
Le Continuative solitamente si svolgono a cadenza regolare, nel nostro caso 1 volta al mese e richiedono una partecipazione libera ma con ingresso preventivamente programmato (al massimo entro un paio di giorni dall'evento).
A questo possono essere aggiunti avventure o pezzi di trame (non obbligatorie) svolte al di fuori della sessione generale dove sono coinvolti solo pochi giocatori per volta, secondo modalità stabilite per l'occasione con il Narratore e del tempo a disposizione dei giocatori.
"Che differenze ci sono tra Continuativa e One-Shot?”Le differenze di stile tra le due possibilità di gioco sono essenzialmente che nel primo caso il personaggio può anzi si preferisce sia creato e sviluppato dallo stesso giocatore che poi lo svilupperà in più serata. Solitamente le continuative sono organizzate in modo che l'accesso sia sempre aperto a nuovi ingressi ma essi richiedono di essere concordati con il Narratore per questo l'iscrizione è solitamente libera ma non istantanea, cioè chiunque può partecipare e può entrare in qualsiasi momento della trama ma avvertendo gli organizzatori con qualche giorno di preavviso che serve a preparare la storia del Personaggio ed i motivi e le missioni da intraprendere. Nel secondo invece no. I personaggi vengono assegnati per sorteggio o casualmente, sono preordinati e numerati. Chiunque si trovi sul luogo può chiedere di partecipare ma arrivati al limite dei personaggi disponibili e previsti la partecipazione è negata. Si ha solo una sessione per portare a compimento la propria missione/compito.
"Quali sono i risvolti culturali di questo tipo di attività?”Il concetto di ruolo così espresso potrebbe sembrare estraneo ma al contrario ha a che fare con ogni aspetto della nostra vita. Quando nell'infanzia si giocava a Nascondino o Guardia e Ladro si assumeva sempre un ruolo (cacciatore/cacciato solitamente). Quando ci si relazione con il capo, la propria mamma, un collega, una personalità importante ciascuno di noi assume un ruolo. Questi giochi hanno dato vita al Teatro di Impresa e sono usati anche nei colloqui di lavoro di importanti aziende. Il gioco di ruolo si propone di usare questa naturale propensione allo scopo di passare una serata divertente.
Il gioco di ruolo può spronare alla lettura: spesso, infatti, i giocatori si documentano per definire meglio le ambientazioni del loro gioco preferito, o leggono i romanzi a cui esso è ispirato oppure si documentano su pezzi di storia locale o generale di cui si possono scoprire aspetti poco noti che i Narratori a volte mettono nelle trame.
Inoltre l'interpretazione di un ruolo portano ad approfondire aspetti della propria personalità magari sconosciuti o inesplosi. Un modo insomma per conoscersi meglio. Per i suddetti motivi, il gioco di ruolo è un'attività che ha coinvolto sempre più i giovani negli ultimi anni, perchè stimola la fantasia, la creatività e la capacità recitativa ma soprattutto relazionale.
"Perchè giochiamo i vampiri?”Nel mondo dei GdR ci sono moltissime ambientazioni più o meno fantasy o più o meno realistiche. La scelta cade su vampiri per diversi motivi:
1) è un' ambientazione moderna che non obbliga necessariamente ad abbigliarsi in modo strano;
2) c'è una parte di fantastico ma non così assoluta da rendere troppo irreale il gioco;
3) i vampiri sono senz'anima quindi questo "obbliga" i giocatori ad immettersi, almeno come linea guida generale, in un altro concetto di esistenza;
4) giustifica senza troppe complicazioni il riunirsi sempre di sera/notte.
"Non so recitare posso partecipare?”Chiunque può partecipare e non bisogna certo essere attori per giocare. Nessuno, dal narratore ai giocatori più esperti è lì per giudicare ma per condividere un esperienza di crescita personale e di divertimento. Il gruppo di gioco attuale è stato formato anche da persone che non si
conoscevano o frequentano molto al di fuori del gioco stesso tuttavia ciò è stato un buon pretesto per trovare nuove conoscenze. Siete tra amici, fin da subito, quindi niente imbarazzi!
Può sembrare strano che si parli di crescita tuttavia assumere un ruolo significa avere un punto di vista diverso imparare a guardare con occhi diversi e ciò stimola molto. Le sessioni anche se libere a chiunque, non sono aperte al pubblico ma solo ai giocatori e/o partecipanti.
Tranquilli nessuno vi prenderà per matti se ci sono solo matti eheh. Scherzi a parte è un' esperienza che vi consiglio di provare almeno una volta.
"Se una cronaca continuativa è già iniziata si parte svantaggiati?"Nelle cronache continuative qualsiasi giocatore, anche esperto, può ritrovarsi a ricominciare. Vuoi perchè si è raggiunti il proprio obiettivo, vuoi perchè il proprio Personaggio si è ficcato in situazioni troppo grandi, vuoi perchè ha incontrato nemici più forti che non ha saputo affrontare o da cui non è sfuggito in tempo o semplicemente perchè il giocatore sente la necessità di "cambiare pelle" cambiando lo stile di gioco.
No, quello che conta nella creazione del personaggio è l'idea di fondo e, soprattutto, la capacità di assumere il ruolo prefisso e sul campo essere coerenti con quanto si è deciso di interpretare imparando a sapere ottemperare e ottenere i propri obiettivi di gioco vecchi o nuovi giocatori non fanno dunque differenza in termini di importanza del proprio Alter Ego. (Ovviamente nessuno pretende una recitazione da Oscar
)
Spero di avervi dato sufficienti informazioni e anche motivazioni per partecipare.
Edited by positrone76 - 18/10/2012, 02:33
